lunedì 6 novembre 2017

Pensieri...

 Spesso ci si lascia assorbire dalle cose negative della vita e ci si dimentica delle note positive.
Dovrei imparare ad apprezzare di più la felicità che ogni giorno mi viene concessa, quei piccoli momenti fatti di spensieratezza, di semplicità, senza artifici o ricchezze materiali.
Quei momenti in cui si chiacchiera e si sta insieme senza dover controllare ogni cinque minuti il cellulare, o bevendo una cioccolata calda in cucina con le amiche, o in cui si sta semplicememnte seduti sul divano a leggere un libro.
Vorrei essere capace di apprezzare un piccolo dettaglio, come un sorriso, il sole dopo giorni di pioggia incessante, il rumore del mare quando si infrange sugli scogli, il vento quando trasporta con sé il profumo dei fiori, o l'odore intenso della terra quando sta per piovere.
Vorrei essere una ragazza-dettaglio, capace di scorgere questi piccoli momenti di luce in un mondo che spesso sembra avvolto dall'oscurità.

martedì 23 maggio 2017

Heart attack!


 Stamattina, come tutte le mattine, appena mi sono svegliata ho aperto l'app di Facebook dal mio smartphone.
Stamattina, come tutte le mattine, scrollavo distrattamente i post più o meno stupidi della mia Home, ancora mezza assonnata.
Sembrava una mattina come tutte le altre, stamattina.
Ma poi sono incappata nella notizia dell'attacco terroristico, da parte di un kamikaze, al concerto di Ariana Grande a Manchester.
Ora, qui non voglio parlare di morti e feriti - ce ne sono e purtroppo aumenteranno col passare delle ore - ma una cosa vorrei dirla.
Personalmente non seguo molto Ariana Grande, né mi piacciono molte sue canzoni, giusto qualcuna. In ogni caso, quando ho letto quella notizia, sono rimasta molto turbata.
Innanzi tutto perché è stato colpito un luogo in cui erano riuniti tantissimi giovani e giovanissimi (come me!) accumunati dalla stessa passione: ragazzi e ragazze, bambini, adulti erano tutti lì per stare insieme, cantare le canzoni del loro idolo e tornare a casa felici. Invece non è stato possibile, perché appena Ariana ha finito di esibirsi, l'inferno è iniziato e molte di quelle persone non torneranno più a casa. Altre vi faranno sì ritorno, ma spezzati.
L'altra ragione per cui sono rimasta turbata è la mia quasi totale indifferenza verso la notizia, come se mi stessi abituando a sentire, leggere questi avvenimenti gravissimi. E allora quello che mi chiedo è: non stiamo facendo vincere il male assuefacendoci alla sua violenza?
Non stiamo facendo vincere il male quando, invece di uscire, andare al cinema, a teatro, a un concerto o a vedere lo sport che ci piace, scegliamo di rimanere a casa per paura che i prossimi potremmo essere noi?